sabato 27 agosto 2016

Letture agostane

Per chi ama leggere, il mese di agosto è il periodo ideale per stravaccarsi su una sedia sdraio in veranda o in qualsiasi altro posto e immergersi nella lettura dei libri che si sono portati da casa.
Non ho mai tenuto il conto dei libri che leggo nel corso dell’anno. Se dovessi fare una media direi che leggo circa tre libri al mese, dipende poi dalle letture. Mia moglie mi batte in partenza, legge molto più di me e io non riesco a capire come faccia. Ho provato a indagare e sembra che alla nascita le sia stato montato una sorta di lettore ottico, simile a quelli utilizzati nelle casse dei supermercati. Per non deprimermi, quando mi accorgo che il libro che ha iniziato il lunedì, il giovedì, si trova già sul ripiano dei libri letti, mi dico che dopotutto bisogna anche far finta di lavorare: almeno ogni tanto.
Il mese di agosto mi permette di far crescere comunque la mia media e riesco a leggere anche sei libri. Quest’anno però ne ho letti solo cinque (il sesto l’ho appena iniziato) e sono i libri che ho deciso di recensire partendo dai migliori.

Prezzo: 11,00 euro
Pagine: 208
Editore: Neo.
Prezzo: 9,50 euro
Pagine: 320
Editore: Feltrinelli
disponibile versione e-book
Primo posto a ex aequo per “Il giorno che diventammo umani” di
Paolo Zardi e “Hanno tutti ragione” di Paolo Sorrentino.  Il primo libro è una raccolta di venti racconti. Nessun titolo sarebbe stato più azzeccato: una sintesi perfetta che spiega la poetica di questi brevi e intensi capolavori. “Il giorno che diventammo umani” è il giorno in cui gli uomini e le donne di questo libro rivelano a se stessi le proprie fragilità. Zardi è uno scrittore di assoluto talento, non si arriva, infatti, tra i finalisti del Premio Strega se non si ha qualcosa da dire. Lui c’è arrivato nel 2015 con il romanzo XXI secolo (che ho avuto già modo di recensire sempre dalle pagine di questo blog). “Il giorno che diventammo umani”, pubblicato nel 2013, è una seconda raccolta che segue la silloge intitolata “Antropometria” (2010). Per chi ancora non avesse compreso la grandezza del racconto breve, il consiglio che gli do è di leggere Zardi.
Romanzo intrigante e nichilista è, invece, “Hanno tutti ragione”: scritto dal regista Premio Oscar Paolo Sorrentino. È in questo libro che troviamo l’interezza del personaggio di Tony Pagoda, un cantante di musica melodica, già apparso sul grande schermo col nome di Tony Pisapia nel film “L’uomo in più”, interpretato da Tony Servillo. Nel libro, Pagoda, è un uomo dalla spiccata vitalità e dalla profonda e sfaccettata umanità. È un vinto che guarda il mondo con gli occhi di chi non si arrende. Pagoda è cinico e brutale, ma è permeato da quel romanticismo decadente che solo Sorrentino sa rappresentare tanto bene nelle sue pellicole e nei suoi libri. Dire: “Hanno tutti ragione” è come dire che nessuno ha ragione, è permettere al lettore di capire, attraverso le introspezioni del protagonista, che la grandezza sta nell’uomo: nell’uomo punto e basta, non soltanto in quelli buoni.


Prezzo: 5,90 euro
Pagine: 512
Editore: TimeCrime (Fanucci)
disponibile versione e-book
Thriller pregevole, il libro di Karin Slaughter intitolato “L’ombra della verità”. Nella sua struttura classica dei polizieschi moderni di marca Usa, l’autrice è brava a mantenere alta la tensione nonostante già a metà del romanzo rivela l’identità dell’assassino, ma non come incastrarlo. Protagonisti un po’ stereotipati, ma è lo scotto da pagare al genere. Will Trent, cui è affidata l’inchiesta, allampanato e altezzoso agente primo della classe, pagina dopo pagina, rivela le proprie debolezze: la prima è per Angie, la donna che ama; la seconda è per una forma di dislessia che lo costringe a lavorare il doppio, un problema che lui cerca disperatamente di nascondere. Un leggero velo d’ombra sulla traduzione che, nell’utilizzo degli aggettivi possessivi, crea un po’ di confusione.



Prezzo: 9,00 euro
Pagine: 150
Editore: Sellerio
disponibile versione e-book
“Blues di mezz’autunno” è un romanzo di Santo Piazzeze nato come un racconto e poi trasformato per decisione dell’editore in una sorta di romanzo. Non è un giallo, forse neppure un romanzo di formazione. È uno di quei libri che gli scrittori tirano fuori dalla penna senza quasi accorgersene e che servono loro per definire meglio i caratteri di certi personaggi seriali. Scritto molto bene, è un breve romanzo godibile ma non esaltante. Suggestive le ambientazioni.






Prezzo: 17,10 euro
Pagine: 224
Editore: PaniniComics
 disponibile versione e-book
Niente di nuovo sul fronte di “The Walking Dead – La discesa”: il quinto capitolo della saga di romanzi scritti da Robert Kirkman e Jay Bonansinga, autori anche degli omonimi fumetti e sceneggiatori della celebre serie Tv. Già il quarto capitolo della serie, “The Walking Dead – La vendetta del Governatore”, aveva un po’ stancato. Il quinto libro non aggiunge proprio niente alla serie e soprattutto non è conclusivo. Ciò lascia supporre che ci saranno ancora un sesto e forse un settimo libro e chissà quanti ancora... a quel punto saremo noi a essere diventati degli zombie. Almeno Manel Loureiro, autore della trilogia “Apocalisse Z”, ambientata in Europa, ma sullo stesso stile dei libri di “The Wlaking Dead”, ha avuto la buona creanza di chiudere la sua saga di morti viventi e di lasciarli marcire in pace divorati dai funghi patogeni. Kirkman e Bonansinga dovrebbero ritrovare il gusto della misura e ogni tanto accontentarsi.   




Ivan Bavuso    





martedì 2 agosto 2016

Globalia: un romanzo distopico che ci mette in guardia

di Jean-Christophe Rufin
Edizioni e/o
pp. 448
Maggio 2016
disponibile anche in ebook

Cominciamo la lettura e abbiamo la sensazione di esserci imbattuti nell’ennesima utopia negativa. Conosciamo subito due personaggi protagonisti e assistiamo al loro tentativo di evadere da un mondo ormai intollerabile.
     Globalia si estende a macchie di leopardo su tutto l’emisfero settentrionale della Terra. Le città, i territori che la compongono sono situati sotto immense cupole trasparenti. È il mondo dei “fortunati”, dei ricchi; mentre al di fuori, nelle cosiddette non-zone, dilagano la barbarie e la povertà dei disperati, esclusi da ogni forma di benessere pianificato.