Hakan Günday
Writers festival
Frigoriferi milanesi,
via Piranesi 10
dal 29 al 31 gennaio
Sabato 30 gennaio Hakan Günday, “l’enfant terrible” della
letteratura turca, inizia il suo tour in Italia partendo
da Writers, per presentare il suo nuovo romanzo ANCÓRA - in libreria dal 28 gennaio.
Dopo A con Zeta, con Ancóra Hakan
Günday entra nel tema più scottante della sua terra e del mondo
raccontando, dal punto di vista di un trafficante bambino, il commercio dei
migranti nell’Egeo.
Il magnifico romanzo vincitore del Prix Médicis…Cinquecento pagine che
somigliano a un urlo ininterrotto. Giorgio Fontana, Domenica Il Sole 24
ore
Giovane talento, che usa, santamente, la letteratura come esplosivo, per
mettere a nudo le viscere marce del mondo. Domenico Quirico, Tuttolibri
- La Stampa
SABATO 30 GENNAIO ore 19.30
Hakan Günday in dialogo con Fabio Geda
presenta Ancóra
legge Vincenzo Costantino

Il viaggio di un bambino cresciuto troppo in fretta alla ricerca dell’innocenza perduta.
Un romanzo travolgente sulla schiavitù moderna, sulla necessità di sapere, e sperare ancóra, lottare
ancóra.
Hakan Günday, nato a Rodi nel 1976, ha sangue turco
e sguardo europeo. Figlio di diplomatici, cresce
spostandosi da una città all’altra, per poi approdare a
Istanbul, dove adesso vive.
A ventitré anni, invece di varcare il portone
dell’università, comincia a trascorrere le giornate al
caffè di fronte e scrive il suo primo romanzo. Da allora
ne ha scritti otto, diventando in Turchia l’autore che
tutti gli editori vorrebbero pubblicare, perché è un mito
tra i giovani e campione d’incassi in libreria.
Racconta storie a tinte forti con stile vivo e
fulminante, con passione cocente e sensibilità delicata.
Tra incroci inediti di Oriente e Occidente, Hakan
Günday coglie la vita in situazioni estreme,
stagliandosi come una voce nuova e forte dell’Europa
più giovane che cambia. Dopo A con Zeta, celebrato
come miglior libro del 2011 in Turchia e tradotto in
diciannove lingue, Ancóra affronta il tema scottante
dei migranti ed è in corso di pubblicazione in tutto il
mondo. In Francia è stato il caso letterario
dell’autunno 2015 e ha vinto il prestigioso Prix
Médicis.
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