È appena uscito in libreria PENELOPE
POIROT FA LA COSA GIUSTA, il romanzo d’esordio di una brillante autrice che
si firma Becky Sharp, ma
che in realtà è milanese e si chiama Silvia Arzola. Dalla penna
di Sharp prende vita la coppia letteraria da formata da Pen e Velma.
Una madam
sopra le righe, carismatica, ficcanaso e decisamente presuntuosa, e una miss in apparenza ingenua, con radici
anarchiche e buon intuito.
Un romanzo pieno
di umorismo tipicamente british che
domani, venerdì 10 giugno, presenterà il suo libro nella Libreria Utopia di via
Marsala 2. Con lei ci saranno anche Lucio Morawetz, Silvia De
Laude e Martina Febo
BECKY SHARP
Gli alianti, NARRATIVA, 336 pagine, 17,00 euro
EAN 9788871687513
“Avvertii
l’artiglio gelido del pericolo afferrarmi le caviglie e risalire sulle cosce
attraverso il pigiama. Aprii la borsa e afferrai il coltello: se era successo
qualcosa ad Achille, lo stesso poteva accadere a Hamilton. Con passo lieve e
febbrile raggiunsi la sua stanza. Cercai di aprire, ma era chiusa dall’interno.
‘Hamilton, per l’amor del cielo, sono io’. La porta si aprì con un cigolio. Una
mano mi arpionò il braccio, trascinandomi nella stanza buia. Il coltello cadde
con un tonfo ovattato sul tappeto.”
Con il sangue che le scorre nelle vene, Penelope Poirot
sprizza talenti: la vocazione per risolvere misteri, la propensione a vivere
artisticamente, il palato fine e la penna feroce di una critica gastronomica perfetta.
La passione, si sa, quando arde divora, e Penelope Poirot
è provata nello spirito quanto ammorbidita nel corpo; stile Botticelli, dice
lei, stile krapfen, pensa e non dice Velma Hamilton, la sua nuova, perplessa segretaria.
È il momento di cambiare, di partire: c’è una clinica
salutistica, nelle colline del Chianti, che promette di depurare corpo e mente.
Ha un bel sapore gotico, avvolta così dai rampicanti,
stemperato dalla luce dorata che occhieggia dalle persiane.
A cena il cibo è mesto, ma il bellissimo giardiniere sa
come fartelo dimenticare. La donna alta e misteriosa scatena rivalità, odio e
simpatia; la famosa scrittrice il desiderio insopprimibile di rubarle il
marito.
Penelope non rinuncia al tacco dodici e alla volpe bianca
neppure quando trascina Velma ad abbandonare ogni principio in osteria, e basta
una pasticca alla violetta per coprire un altro vizio clandestino.
Poi, nelle sedute libido-dinamiche, scavano tutti insieme
buche immaginarie per disseppellire i segreti. Operazione non priva di rischi:
certi segreti, allo scoperto, esplodono.
C’è odore di gelo nell’aria di novembre, e il delitto,
quando accade, è sulla neve bianca.
Neve che cade imperterrita sull’assassino, sulle prossime
prede, sulla nuova trappola.
Con il sangue che le scorre nelle vene, Penelope Poirot
non ci casca.
In certi casi, solo lei sa qual è la cosa giusta.
Se le chiedi cosa fa, Becky Sharp ti dirà di essere un’avventuriera
della parola scritta e vanterà le sue prodezze da redattrice, copy e
traduttrice. Millanterà nobili natali nel regno della filosofia e della critica
letteraria. Non paga, insinuerà di essere scrittrice, misteriosa e altresì tradotta
oltralpe. In realtà si sospetta che si dedichi ad attività sedentarie e che nei
libri, soprattutto, si nasconda.
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