domenica 11 ottobre 2015

Dal blog al successo planetario: "Sopravvissuto The Martian"

Ha venduto un milione di copie negli Stati Uniti, Ridley Scott ne ha fatto un film interpretato da Matt Damon, in Italia è stato pubblicato dalla Newton Compton. Sto parlando del libro di Andy Weir intitolato Sopravvissuto - The Martian. Un libro scritto da un programmatore che ha permesso alla fantascienza di tornare a dire la sua sugli scaffali delle librerie di tutto il mondo, forse inaugurando un nuovo e più moderno filone di questo genere narrativo.
Il libro è attento ai dettagli, per scriverlo il suo autore si è documentato parecchio utilizzando le informazioni che la Nasa ha condiviso in rete.
La storia, banalizzandola un po', è quella già vista di Cast Away il film del 2000 di Robert Zemekis che si era ispirato al Robinson Crusoe  di Daniel Defoe. Solo che il sopravvissuto di Weir non s'è arenato su un atollo in mezzo all'oceano, ma su Marte e il protagonista del romanzo per mangiare non fa affidamento sulle noci di cocco o sul pesce nel mare. Per farcela sfrutta al massimo le sue competenze e conoscenze tecnologiche. Diventerà il primo colono umano sul pianeta rosso e proprio come fecero centinai di anni prima di lui i suoi antenati quando approdarono sulle coste del nuovo continente, si mette a coltivare tuberi. 
Il romanzo di Weir merita gli onori di questo mio modesto blog, perché è il paradigma della contemporaneità. Per un sito che si occupa di raccontare i libri (e qualcosa d'altro), la storia del successo editoriale di Sopravvissuto non poteva passare inosservata.
Andy Weir, che qualcuno ha definito un "secchione", ha iniziato a scrivere il suo libro a puntate proprio su un blog che aveva aperto quasi per gioco. Il libro ha attirato l'attenzione di moltissimi lettori, anche quella di parecchi ricercatori e scienziati che lo hanno aiutato a rendere verosimile l'ambientazione e le vicende narrate. Sono stati poi i lettori del blog a chiedere all'autore di pubblicare il libro in forma cartacea e lui se lo è autopubblicato distribuendolo poi su Amazon: il successo è stato stellare. 
Ormai sono pochi a non riconoscere che Internet è stata una rivoluzione al pari dell'invenzione dei caratteri mobili o delle rivoluzioni industriali del Settecento e dell'Ottocento. Oggi siamo nel pieno di questa rivoluzione tecnologica, anche se non più all'inizio. La rete è uno strumento importante che bisogna imparare a sfruttare, senza diventarne schiavi. Uno strumento che ha delle potenzialità e delle vulnerabilità e solo chi sa già e chi saprà valutare sia le une sia le altre con consapevolezza ne può e potrà trarre vantaggio, esattamente come ha fatto Andy Weir. 





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